La nuova frontiera della crisi targata COVID 19 è la monetizzazione generalizzata del debito.
Cosa significa?
Con la crisi del 2008 i debiti dei privati (Banche in primis) furono assorbite in gran quantità dagli stati, trasformando il debito privato in debito pubblico e gonfiando i bilanci degli stati sovrani fino a portarli sull’orlo del fallimento (un esempio ne è l’Italia con i suoi 2.479 miliardi di debito al limite del default).
Oggi con la tempesta del Covid 19 sia i privati che gli stati hanno debiti al limite del sostenibile, l’unica via d’uscita è l’intervento senza limiti delle banche centrali che da inizio anno hanno iniziato a comprare debito (soprattutto pubblico) per evitare speculazione e consentire agli stati di avere le risorse per affrontare la pandemia.
GLI STATI SI INDEBITANO PER SOSTENERE L’ECONOMIA
LE BANCHE CENTRALI COMPRANO IL DEBITO DEGLI STATI E DEI PRIVATI PER FORNIRE LIQUIDITÀ
Tutto chiaro c’è un solo punto da chiarire, a scadenza chi pagherà questi debiti?
La soluzione può essere una sola… la monetizzazione del debito: significa che le banche centrali decidono di non incassarlo e lasciare la moneta emessa in circolazione, i rischi?
Probabile aumento incontrollato dell’inflazione.
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